Area archeologica di Tiati - Teanum Apulum

Informazioni

Da non confondere con Teanum Sidicinum, capitale dei Sidicini, corrispondente alla contemporanea Teano, in provincia di Caserta. Il sito pugliese ricade amministrativamente nel contemporaneo comune di San Paolo di Civitate, in provincia di Foggia.

Tra il Bronzo finale e la prima età del Ferro, ovvero fra la fine dell’XI e il IX sec. a.C., Tiati, uno dei più importanti insediamenti dell’antica Daunia (attuale provincia di Foggia), sorse sul versante meridionale del corso del Fortore a pochi chilometri dalla sua foce nell’Adriatico.

Il sito archeologico ricade oggi nel comune di San Paolo di Civitate. Da Tiati la vista spaziava sulla valle e sulla costa adriatica fino alle isole Tremiti e si controllavano gli accessi della regione da nord e da ovest, nonché la pianura orientale fino al Gargano. L’abitato si estendeva in forma sparsa sulle colline con nuclei di capanne e aree adibite alle attività agricole e di allevamento.

Grazie alla sua posizione di confine, l’insediamento daunio divenne subito un importante snodo delle vie di transumanza e dei flussi commerciali nord-sud ed est-ovest, stabilendo contatti culturali e politici con gli Etruschi di Capua e, in seguito, con i Sanniti. La collocazione geografica determinò, dunque, i tratti distintivi di una comunità di “frontiera”, aspetti che trovarono il loro compimento nella trasformazione del rituale funerario e religioso e nell’adozione della lingua osca.

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