Vieste

Informazioni

Vieste, "La Perla del Gargano", è un comune italiano di circa 15000 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia.

Stazione balneare garganica, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education.

Fa parte del Parco Nazionale del Gargano ed è la capitale storica indiscussa del turismo pugliese, come presenze, arrivi e strutture ricettive.

Vieste è una delle zone più interessanti e attrattive della Montagna del Sole, quella più protesa nel Mare Adriatico, è la cittadina più orientale del Gargano ed è caratterizzata dal turismo balneare, pur conservando la sua antica fisionomia agricola e soprattutto peschereccia.

Dal suo porto, fronteggiato dal caratteristico scoglio su cui sorge il faro, è possibile prendere il traghetto per le Isole Tremiti o partire per la visita alle numerose grotte che si aprono lungo la costa, una delle più belle e cesellate dell'Adriatico.

Storia

Il famoso centro balneare, ben noto per il Pizzomunno (gigantesco monolito naturale che si erge sulla spiaggia), vanta origini remote, come testimoniano i resti dell'antica Merinum (oggi santuario della Madonna, Santa Maria di Merino) e altre località archeologiche scoperte nel suo territorio.

Innumerevoli reperti archeologici testimoniano l'insediamento degli antichi Greci e dei Romani a Vieste. 

Fu più volte saccheggiato dai Turchi e una delle più feroci scorrerie, quella del 1554, è ancora ricordata da una roccia ("chianca amara" = pietra amara) sulla quale furono decapitati migliaia (forse 5000) di Viestani.

Nella parte più alta del Paese vi è il castello, del periodo Normanno-Svevo ma forse di origini più remote e, poco lontano, si può visitare la Basilica, uno dei più antichi esempi di architettura pugliese dell'XI secolo. Importantissimo per Vieste, inoltre, fu l'Imperatore Federico II di Svevia, a cui rimase nel cuore questo borgo.

Il sisma del 1414 e il successivo, disastroso terremoto del Gargano del 1646 causarono a Vieste gravi danni con crolli diffusi. Entrata quindi stabilmente a far parte del Regno di Napoli e poi delle due Sicilie, fu amministrata dai Borboni fino all'unità d'Italia.

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