Roseto Valfortore

Informazioni

Il borgo dei Monti Dauni della Puglia, con circa 1400 abitanti, in provincia di Foggia, fa parte del club "I borghi più belli d'Italia". Già nel I secolo d.C. è testimoniata nel territorio la presenza dei romani.

Nelle aree boschive circostanti è possibile trovare il tartufo nero, ma anche il tartufo bianco, il bianchetto e l'uncinato. Ogni anno si tengono delle sagre sul tartufo nero, ma assume grande importanza in questo splendido borgo dell'Appennino Dauno anche il miele insieme al miele tartufato.

Storia

Nel I secolo d.C. è testimoniata la presenza dei romani. Nel sec. VIII sec. si ha per la prima volta riscontro del nome di "Rosito", con il duca longobardo Liutprando che concede la libertà allo schiavo Liuperso ad alla madre Cunda.

Nei secoli successivi Roseto si trova a vivere i periodi normanni, svevi ed angioini, che entrano in possesso dello splendido borgo dauno. Nel 1497 Roseto Valfortore raggiunge uno dei periodi di maggiore splendore, grazie a Bartolomeo III, il quale riceve la conferma feudale dal re di Napoli Ferdinando il Cattolico.

Nel XIX sec. Il borgo è protagonista dei moti risorgimentali e la conseguente pagina nera garibaldina che, nel 1860, col comandante Liborio Romano, distrugge il borgo e si conclude con lo sterminio dei soldati borbonici.

A fine XIX sec. iniziano le migrazioni verso l'America dove all'inizio del successivo sec., in Pennsylvania, gli emigranti di Roseto danno vita a un nuovo nucleo urbano oltre Oceano, facendo entrare nel novero dei Comuni degli USA.

Dopo il secondo conflitto mondiale riprende il flusso verso l'estero, questa volta verso il Canada, che produce lo spopolamento della cittadina dei Monti Dauni, che dai 5400 abitanti passa agli attuali 1400 residenti.

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