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Nel 1648, un gruppo di frati carmelitani fece la loro dimora nelle vicinanze della chiesa di Santa Croce al Mercato a San Severo e iniziarono a diffondere la venerazione della Beata Vergine del Monte Carmelo. Questi frati esposero al pubblico un dipinto, una copia della celebre Madonna Bruna del Carmine Maggiore di Napoli, avviando solenni festeggiamenti in onore della Beata Vergine, inclusi spettacoli pirotecnici.

L'entusiasmo per questo nuovo culto si diffuse rapidamente tra gli abitanti di San Severo, diventando uno dei culti mariani più popolari nella città. Nel 1652, i frati carmelitani abbandonarono il loro piccolo convento, ma grazie al fervente sostegno dei fedeli, il culto continuò a prosperare senza intoppi. Nel 1684, una confraternita, in gran parte composta da artigiani, ottenne l'approvazione della diocesi per assumersi la responsabilità della chiesa, impegnandosi nel suo restauro e miglioramento. Di conseguenza, le celebrazioni in onore della Beata Vergine si svolsero senza interruzioni durante il XVII e XVIII secolo.

Nel 1790, da Napoli giunse un prestigioso simulacro ligneo della Madonna del Carmine, scolpito con maestria dai fratelli Michele e Gennaro Trillocco su un progetto del famoso artista Giuseppe Sanmartino. Questo nuovo simulacro sostituì il precedente dipinto venerato e fu collocato con grande magnificenza all'interno di una cornice marmorea del XVIII secolo. Inoltre, iniziarono a praticare la tradizione di concludere le festività liturgiche con una solenne processione per le vie della città, durante la quale venivano portate in processione anche le statue di santa Teresa d'Avila e san Simone Stock.

In origine, la processione seguiva un percorso interno alla città noto come il "Giro interno", ma nel corso del XX secolo, fu spostata verso il "Giro esterno", il percorso principale delle processioni cittadine. Inoltre, continuarono a organizzare spettacoli pirotecnici per celebrare il passaggio della Madonna attraverso le porte principali della città.

Negli anni '80 del XX secolo, durante un periodo di supervisione episcopale dell'arciconfraternita, la tradizionale processione fu sospesa, ma le celebrazioni liturgiche presso la chiesa proseguirono. Tuttavia, nel 1993, la tradizione della processione fu finalmente ripristinata. Ancora oggi, la festa si svolge in modo sostanzialmente invariato, iniziando con un solenne novenario. Il 16 luglio, o in un giorno poco prima della festa, il vescovo celebra una maestosa Messa pontificale, solitamente tenuta all'aperto in largo Carmine dal 2013. Durante l'intera giornata, vengono celebrate numerose Messe presso la chiesa, e a mezzogiorno viene recitata una preghiera speciale alla Beata Vergine del Carmelo. Nel tardo pomeriggio, si svolge la processione, accompagnata da una banda musicale e da una grande folla di fedeli. Nei vari quartieri della città, vengono accesi tradizionali fuochi pirotecnici in onore della statua della Madonna. Al termine della processione, la statua della Madonna viene riportata nella chiesa del Carmine, dove si tiene una rappresentazione scenica e uno spettacolo pirotecnico che simulano l'incendio del campanile della chiesa.

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